
“Il magistero della Chiesa si presenta oggi come un tema particolarmente scottante, delicato e attuale. Mi propongo di trattarlo da un punto di vista soprattutto teologico, il che significa – in concreto – che non considero il registro giuridico come l’ottica determinante della ricerca. Questo non significa assolutamente una mancanza di considerazione rispetto alla prospettiva giuridica, che è importantissima, ma sottolineare con convinzione il fatto che essa – come tutte le prospettive che entrano nel vivente discorso teologico – esige un radicamento evidente nella Rivelazione.
Ed è proprio la considerazione teologica che ci spinge a privilegiare la modalità ordinaria del magistero, riconoscendola come quella che è assolutamente e “ovviamente” fondamentale.
Credo infatti che la maggiore difficoltà che si incontra nel considerare e – ultimamente – accettare l’esistenza di un Magisterium, cioè di un’autorità che si esercita nel campo del pensiero e della dottrina, sia di natura squisitamente teologica. Anzi, direi, come spero divenga più chiaro nel prosieguo del discorso, di natura “teologico-sapienziale”. È importante riprendere dunque il lavoro dall’ottica che gli è propria tenendo ben presenti alcuni elementi della fatica del teologo. Egli esercita il suo compito a proposito di Dio, di cui non è lecito parlare se non “balbettando” e di cui è praticamente inutile parlare senza lasciarsi coinvolgere dalla sua originaria e indeducibile offerta di vita.”
Recensioni
Autori | Pietro Cantoni |
Titolo | Oralità e Magistero |
Sottotitolo |
Il problema teologico del magistero ordinario |
Edizione |
I |
Collana |
Fides et Ratio |
Anno | 2016 |
Pagine | 430 |
Formato | e-book, epub |
ISBN | 978-88-9328-011-2 |
Fra riformismo borbonico e rivoluzione liberale