
È difficile parlare degli Esercizi e – di conseguenza – scrivere sugli Esercizi. Perché? Per la loro natura. È il problema di trattare in modo teorico qualcosa di eminentemente pratico. Gli Esercizi sono qualcosa da fare, non da leggere.
Raccontarli è un po’ come discettare su un libro di ricette. Per quanto la descrizione dei dolci riesca convincente e colorita non riuscirà mai ad adeguare perfettamente la materia.
L’unico approccio perfettamente adeguato è quell’esperienza – ultimamente indescrivibile – che consiste nel mangiarli.
È la stessa difficoltà di parlare della preghiera, della vita spirituale e anche della vita cristiana semplicemente.
È la distanza che c’è fra l’esercizio della prudenza (cioè della saggezza pratica, che fa l’uomo buono) e l’ascolto di una lezione di morale, dove si descrive e si giustifica il comportamento buono.
La forza e la novità degli Esercizi, sta proprio nel loro porsi risolutamente a questo livello non puramente teorico. Il termine più corretto per indicare la natura degli Esercizi è questo: una esperienza. È un termine che può suscitare qualche sospetto a causa di un certo abuso e di una certa usura a cui è stato sottoposto.
Recensioni:
Autore: | Pietro Cantoni |
Titolo: | Il viaggio dell’anima |
Sottotitolo: | Commentario teologico-spirituale al libro degli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio di Loyola |
Anno: | 2017 |
Pagine: | 528 |
Collana: | Fide et Ratio |
F.to | ebook, epub |
ISBN: | 978-88-9328-051-8 |