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Il paese più straziato

Scritto da  Mercoledì, 09 Gennaio 2013
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Un libro sulla Prima Guerra Mondiale non è una novità. Ma lo diventa se il libro è scritto da uno psicologo che si prefigge l'obiettivo di descrivere le conseguenze che il duro ambiente della Grande Guerra ebbe sulla psiche dei soldati. Questa è l'indagine che il dottor Roberto Marchesini, psicologo e psicoterapeuta, sviluppa utilizzando diari, corrispondenze e materiale clinico inedito proveniente da un ospedale psichiatrico attivo durante la Prima Guerra Mondiale. L'esito di questa ricerca risulta impressionante, considerata la drammaticità delle testimonianze riportate nel testo. Pressoché tutti i disturbi psichici attualmente conosciuti sono riscontrabili tra le sofferenze dei soldati impegnati nel conflitto; e risultano anche alcuni disturbi caratteristici della Grande Guerra, tra i quali una sindrome descritta dall'italiano Agostino Gemelli (1878-1959), psicologo, religioso e fondatore dell'Università Cattolica di Milano. Marchesini fornisce anche una accurata descrizione della psichiatria dell'epoca, fortemente caratterizzata da un'impostazione positivista, e dell'influenza che la guerra ebbe su questa scienza. Impreziosiscono il volume, oltre ad immagini inedite, una Prefazione del professor Oscar Sanguinetti, docente di Metodologia della Ricerca Storica presso l'Università Europea di Roma ed un Saggio introduttivo dello psichiatra Ermanno Pavesi.

Scheda Libro

Autori/curatori Roberto Marchesini
Titolo Il paese più straziato
Collana Biblioteca di storia sociale italiana
Anno 2011
Pagine 152
Formato 15X21 brossura cucito
ISBN 978-88-89341-03-2
Letto 253 volte Ultima modifica il Mercoledì, 01 Marzo 2017

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