Catalogo 2008

Nicoletta Hristodorescu

Eva, Venere e Minerva

Orizzonti della conoscenza
Pagine: 310
ISBN: 978-88-8934-112-4
Prezzo: € 19,00
Prezzo scontato: € 16,15

Nicoletta Hristodorescu

Eva, Venere e Minerva

Il volume non è stato digitalizzato

Eva, Venere e Minerva rappresentano le tre principali tipologie psicosessuali femminili che determinano in maniera differente il potere della donna. Queste tre tipologie si sono differenziate nel corso dell’evoluzione umana per l’effetto combinato di fattori genetici, costituzionali e sociali. Eva personifica il tipo materno, che compie investimenti affettivi sulle funzioni materne e la famiglia, mentre le tipologie femminili di Venere e di Minerva investono sulle proprie capacità fisiche ed intellettive. I riferimenti alla tradizione biblica e mitologica, pur essendo semplicemente metaforici, hanno comunque una duplice pertinenza psicologica. Ognuna di queste tre figure muliebri è rappresentativa di un determinato percorso psicosociologico della femminilità, riferibile alla specificità del romanzo familiare individuale, all’incidenza formativa dei vari stadi di maturazione attraversati e al continuum delle possibili scelte autorealizzative. I grossi mutamenti che si sono verificati nelle funzioni sociali della donna alla fine del Novecento e nel primo decennio del Duemila hanno investito in pieno non solo la famiglia, ma anche le strutture economiche e culturali delle società occidentali, con conseguenze particolarmente gravose per le giovani generazioni. Il lavoro della Hristodorescu è un’avanzata ricerca nel campo della Psicosociologia cognitiva. In maniera rigorosa, l’autrice, partendo dai contributi della psicoanalisi freudiana (criticata dalle teorie femministe postsessantottine), offre un valido strumento per una rilettura interculturale dell’ampio dibattito relativo al rapporto consapevole ed inconsapevole della donna con il proprio corpo. Solleva pertanto un quesito di fondo che riguarda la possibilità di reperire strumenti di verifica e di convalida più rigorosi, nell’ambito delle Scienze umane.

Giuseppe Brienza

Identità cattolica e anticomunismo nell’età del dopoguerra

Biblioteca di storia sociale italiana
Pagine: 244 (16 ill.)
ISBN: 978-88-8934-110-0
Prezzo: € 18,90
Prezzo scontato: € 16,07

Giuseppe Brienza

Identità cattolica e anticomunismo nell’età del dopoguerra

Il volume non è stato digitalizzato

All’indomani del 30° anniversario della morte di mons. Roberto Ronca (avvenuta a Roma il 25 settembre del 1977), fondatore e direttore per un decennio del movimento civico-politico Unione Nazionale Civiltà Italica (1946-1955), si ripercorrono in questo saggio, attraverso le vicende biografiche del vescovo romano ricostruite tramite documenti d’archivio inediti, i più importanti passaggi della politica italiana del dopoguerra. Ecco quindi vissute dal movimento ed interpretate dall’osservatorio privilegiato delle testate promosse da Civiltà Italica (l’omonimo mensile, il quindicinale L’Italiano e l’Agenzia Romana Informazioni) le delicate vicende della ricostruzione italiana, la “scelta di campo” del 18 aprile 1948, fino a quel “centrismo” degasperiano (1948-1953) e “post- degasperiano” di cui mons. Ronca fu il più attivo e determinato avversario. Il suo disegno politico, infatti, mirava ad intensificare l’azione anticomunista nel Paese e nella società, attraverso l’alleanza delle forze autenticamente anticomuniste e “nazionali”. Fu il vescovo romano così ad ideare e promuovere, all’inizio degli anni ‘50, inediti esperimenti di coalizione a livello amministrativo locale, dalla più nota “operazione Sturzo” a Roma (che fallì) alla meno conosciuta ma significativa “lista Bartolo Longo” a Pompei (che amministrò la piccola cittadina campana dal ‘52 al 1955). Essi causarono tanto di quello scompiglio nella politica nazionale, da generare una campagna diffamatoria contro Ronca che lo portò ad un completo isolamento dal punto di vista umano ed ecclesiale. Da tale “caduta in disgrazia”, nel 1955, egli si riprese solo in seguito all’ascesa al pontificato di Giovanni XXIII, che lo conosceva e lo stimava fin dai primi anni del sacerdozio.