Poesia e solitudine

“...il tempo vince, alfine, 

ogni battaglia…

Rimarrà qualcosa, 

utile ad altri,

di tutto ciò per cui 

ho lottato e creduto?... 

Nulla m’è valso,

se no, l’aver vissuto.”

Nulla, al pari della poesia, riesce a dar luogo ad un linguaggio che, nonostante sia intriso di immagini simboliche, si mostri in tutta la sua potenza, caricando, così, la parola fino alla sua massima capacità espressiva. Non si tratta di un abuso ipertrofico delle potenzialità della parola stessa: questo, infatti, genererebbe soltanto una carica implosiva, incapace di lasciare, dopo averne frantumato le risorse, qualcosa che attesti la sua reale presenza.

Al contrario, la poesia è il solo luogo in cui la parola trova piena attuazione, un posto nel quale non esistono confini nell’ambito della categorizzazione selettiva dei suoi significati, in quanto questi ultimi possono rimanere anche tutti insieme, senza che l’uno prevalga sull’altro, senza che l’uno cozzi con l’altro.

È proprio la polisemia che consente di attuare una completa espressione dei sentimenti, quelli che, in molti casi, rimangono interdetti nella prosa, eccessivamente finalizzata ad una modalità comunicativa che punti, piuttosto, alla chiarezza e alla linearità.

       Ma il mondo dei sentimenti non è privo di ostacoli: può essere insidioso e difficile da decifrare, perché complesso è il nostro animo, spesso teatro di una lotta impari tra sensazioni contrastanti.

L’autore, eppure, con uno stile intenso e penetrante, riesce a dar voce a questo universo ribollente, facendo riemergere i meandri più profondi del suo io, come un fiore che, in seguito alla graduale azione del vento, si mostra nella sua nudità, perché spogliato dei petali che fungevano da scudo. E il lettore, di contro, non resterà deluso: grande, infatti, sarà il suo stupore dinanzi ad una penna che è stata in grado di mettere in scena i sentimenti, in una danza armoniosa e destinata a non esaurirsi mai.

ebook epub € 6.90  

Recensioni

• Toscana Oggi (19/03/2017)

Scheda libro Poesia e solitudine