
La procedura prevedeva quindici minuti al giorno, dalle dodici e un quarto alle dodici e mezza. Era quello il tempo necessario al direttore per leggere, vagliare e rispondere con accettabile arguzia alle paturnie dei lettori. Poi il direttore de L’Alpennino, quotidiano perugino con aspirazioni di autorevolezza in tutto il centro-nord, lasciava sempre il comando al suo vice per andare a pranzo al Dardo Tratto.
Lì, nel tempo di quarantacinque minuti, prendeva un primo consigliato dalla casa o più raramente scelto ad estro, un quartino di sangiovese o un trebbiano nelle giornate più afose, mezza di minerale naturale e caffè.
Pagamento a fine mese e ricevute a piè di lista nella nota spese.
Quel giorno il numero dei lettori che aspirava ad essere pubblicato nella rubrica delle lettere al direttore era notevolmente superiore alla media, come sempre del resto durante l’Avvento. Nemmeno a dirlo quasi tutte vertevano sul Natale.
Il fatto è che il Cav. Alfa Celio (la direttrice, che però tutti chiamavano “il direttore”) si era ripromessa di non pubblicarne nemmeno una. Così, per dare un segnale forte alla nazione: “Addio Natale tutto tredicesime e snowboard, ciao ciao renne e presepi, regali e torroncini. Bye bye marketing snaturato e massivo, aveva scritto in uno sconcertante editoriale di fine novembre”.
Recensioni:
Autore: | Paolo Latini |
Titolo: | Tu scendi dalle slitte |
Sottotitolo: | Romanzo di Paolo Latini |
Anno: | 2017 |
Pagine: | 429 |
Collana: | Costume e Società |
F.to | e-book, epub |
ISBN: | 978-88-9328-046-4 |